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CHIESA S. MARIA ASSUNTA 

Comune di Positano
CONSOLIDAMENTO STATICO, ESEGUITO DALL’ALTO IN VERTICALE SU EDIFICI IN MURATURA, CON RELATIVE FONDAZIONI E SOTTOFONDAZIONI

LAVORI DI: "Variante di completamento delle opere di restauro e di musealizzazione delle cripte, della villa romana del I sec. a.C. e del campanile della Chiesa di S. Maria Assunta di Positano".
COMMITTENTE: Comune di Positano, Via G. Marconi 111, 84017 - SA

Di seguito è esposto un intervento su murature affrescate, sottoposte a consolidamento strutturale in ambito archeologico, di notevole difficoltà esecutiva, poiché si trattava di intervenire al di sotto di un edificio religioso e monumentale, la Chiesa di S. Maria Assunta di Positano, situata a ridosso dell'unica via pedonale d'accesso alla spiaggia e alle attività commerciali circostanti, in una cittadina che registra annualmente un gran numero di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Le fondazioni dell'edificio poggiano su un banco piroclastico, formatosi in seguito all'eruzione del Vesuvio del 79 a.C., sotto al quale, sommersa dalla pomice, è stata rinvenuta una Villa Romana di notevole interesse storico - artistico – monumentale e di rara fattura, che ha già riscosso notevole interesse nazionale e internazionale, come attestano vari articoli apparsi su riviste specializzate nel settore.

Le imprese esecutrici, in particolare Ing. Antonio Pompa S.r.l., forti dell'esperienza pluriennale nel restauro statico di monumenti, in fase di gara d'appalto, effettuata con le proposte migliorative, avevano rilevato non poche difficoltà esecutive, pertanto hanno proposto di eseguire in fase iniziale l’intero consolidamento statico delle murature portanti dell’Oratorio, delle sue fondazioni, del sottostante banco di pomice e cenere, al fine di arrivare successivamente al pavimento con mosaico della Villa Romana, posto a quota meno 11 mt dal piano stradale. Tale tecnica, non solo ha evitato possibili crolli durante i successivi lavori di scavo, ma ha anche consentito di restaurare man mano ciò che veniva rinvenuto, senza far ricorso a massicce e ingombranti opere di puntellamento.

Il consolidamento del banco di pomice e cenere, del banco piroclastico, delle fondazioni e delle murature dell'oratorio (vedi Elaborato grafico A) è avvenuto, in una prima fase, praticando, dalla sommità delle murature, fino al livello della pavimentazione a mosaico, delle perforazioni verticali del diametro di 76 mm, eseguite con carotaggio continuo, con raffreddamento ad aria e a velocità stabilizzanti, al fine di evitare dannose vibrazioni sulle murature stesse e sui terreni perforati. (foto 1, 2, 3 e 4).

Il passo adottato per le perforazioni verticali è stato di cm 70, scelta, questa, fatta in seguito a pregressi esperimenti sul consolidamento delle pomici sciolte e di cenere con legante idraulico fillerizzato, onde ottenere colonne di pomice consolidata del diametro di circa 70/100 cm. (foto n.5).

In una seconda fase è stato inserito dalla sommità dei fori un apposito diffusore del legante idraulico; operando con valori prestabiliti della pressione di iniezione e della velocità di rotazione e di risalita della sonda, si è iniettato tale legante nelle pomici e ceneri, nel banco piroclastico, nella sottofondazioni e murature portanti dell’Oratorio, partendo dal basso, così da realizzare una sorta di colonne consolidate fino alla sommità delle murature, senza invadere gli ambienti della Villa Romana con i rispettivi affreschi e pavimenti. In tal modo le murature e le fondazioni della Chiesa, con sottostante banco di pomice e piroclastite, sono state messe in grado di trasferire i carichi statici e dinamici al livello del pavimento con mosaico; nel contempo si è realizzato un valido contrasto alle nuove spinte dei terrapieni esterni, formatesi in seguito allo svuotamento archeologico della cripta. (foto 6 e 7).

Le murature affrescate, non consolidate con il precedente intervento poiché decentrate rispetto alla verticalità dello stesso, sono state consolidate con micro iniezioni di legante idraulico fillerizzato, realizzate ove possibile nelle fessure e nei vuoti degli intonaci affrescati. Le operazioni su descritte sono state effettuate avvalendosi della esperienza e della professionalità di tecnici emaestranzei delle imprese Ing Antonio Pompa Srl - Brigante Engineering Srl di Napoli. L'intervento così come programmato ha consentito di eseguire le lavorazioni di scavo e di messa in luce del manufatto storico – archeologico artistico in assoluta sicurezza per le strutture i reperti e per gli addetti ai lavori e non ha creato interferenze con l'ambiente e con le costruzioni soprastanti e circostanti.

INTERVENTI PARTICOLARI IN AMBITO ARCHEOLOGICO
MUSEILIZZAZIONE DELLE CRIPTE E DELLA VILLA ROMANA DEL I° SECOLO a.C.

Dopo il consolidamento statico e il completamento degli scavi archeologici, a vantaggio della statica, sono state realizzate OPERE DI CONTRASTO dei terrapieni a livello della Cripta Superiore.

Tali opere sono state realizzate con i puntoni in acciaio INOX, la cui forza di contrasto è regolata tramite una chiave dinamometrica.

La foto e lo schema dei puntoni illustrano le opere specialistiche eseguite:

Puntoni in acciaio Inox a spinta regolabile

Schema puntoni

La possibilità di scendere in basso nello scavo e visitare da vicino gli affreschi è data dall’uso di balconate e scale realizzate in acciaio COR-TEN e vetro, montate interamente a sbalzo nel banco di pomice e piroclastite consolidate(foto).

Balconi e scale in acciaio COR-TEN, per visionare e accedere all’area di scavo

Scavi archeologici in Piazza Teglia:

La particolarità di questo intervento sta nella programmazione ed evoluzione dello stesso.

Il progetto a base di gara prevedeva solo dei lavori di prospezioni archeologiche in P.zza Teglia, (foto a), al disotto della quale erano state rilevate, mediante precedenti sondaggi, tracce della Villa Romana .

Confortati dai successi ottenuti nei lavori di scavo archeologico effettuati nella Cripta Superiore, facendo tesoro delle proprie esperienze e di concerto con la Direzione dei Lavori, l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologica, è stata messa a punto una variante dei lavori, per realizzare un’opera di rilevante importanza ed utilità, quale la costruzione, sull’intera Piazza Teglia, di un solaio con scale etc., con sottostante unico e grande ambiente nel quale continuare lo scavo archeologico, al coperto e senza più interferenze con le attività circostanti, commerciali e turistiche .

Le fasi lavorative sono state essenzialmente le seguenti:
Interruzione delle prospezioni di scavo Archeologico di superficie (foto a).

  • Consolidamento dei terreni perimetrali alla Piazza, con trivellazioni a secco e iniezioni controllate di malta con il sistema del Deep-Mixing, con sottile armatura centrale (foto b/c/d).

  • Armatura e getto del solaio e delle scale di Piazza e Rampe Teglia, attrezzate di passerelle provvisorie per il transito pedonale dei locali (foto e).

  • Proseguimento degli scavi archeologici al disotto del solaio e delle scale, portando alla luce anche le colonne di terreni e pomici consolidate, progressivamente rinforzate con reti e tiranti orizzontali in acciaio Inox e di minimo impatto (foto f e g)
    Le foto h e i illustrano l’attuale Piazza e le Rampe Teglia, con le relative attività.

Foto a

Foto c

Foto e

Foto g

Foto b

Foto d

Foto f

Foto h

Foto i

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