PALAZZO POLI
CONSOLIDAMENTO STATICO DI EDIFICI IN MURATURE ESEGUITO TRAMITE: RINFORZO DELLE VOLTE CON FUNI IN PROPILENE, CON FUNI ARAMIDICHE E FASCE ARAMIDICHE, RINFORZATE E INCOLLATE CON RESINA EPOSSIDICHE
LAVORI: Palazzo Poli in Roma, Sala Dante
COMMITTENTE: Ministero dei Beni Culturali e Ambientali
Roma
Di seguito è esposto uno tra i più importanti interventi eseguiti negli anni ‘90. L’edificio in oggetto è Palazzo Poli in Roma, in particolare la Sala Dante a ridosso della Fontana di Trevi, la cui volta, di eccezionali dimensioni, andava consolidata e adeguata staticamente per sostenere in sicurezza i carichi di un futuro archivio, quello della Calcografia di Stato. Dopo aver consolidato le murature verticali, anche quelle a ridosso della Fontana, ed eseguito altre opere di miglioramento statico sulle murature portanti, si è intervenuti sulla volta rimuovendone le sovrastrutture, realizzate non molto tempo prima ma tuttavia non adeguate all’uso (foto).
Stato di fatto - Parte superiore volta della Sala Dante
In seguito la si è consolidata strutturalmente con malte specifiche iniettate dall’alto in microfori per tutta la sua volumetria. Ai fini di migliorarne la staticità, si è poi provveduto a tessere sul suo estradosso una rete di contenimento, fatto con funi di polipropilene legate tra di loro (foto); tali funi, dopo essere state leggermente pretese e tenute in tiro con molle di acciaio (circa 300 kg di trazione), ad ogni estremo venivano inghisate con malta in fori già predisposti nei muri perimetrali, eseguiti tangenzialmente all’estradosso delle volte, così da ottenere sufficiente contenimento elastico dei conci della stessa, in occasione di eventi sismici. Volendo poi che la volta strutturalmente conservasse buone proprietà elastiche, l’intervento è stato completato con un sottile strato di betoncino reoplastico, a ricoprimento e rinforzo della rete di funi. Il riempimento dei rinfianchi della volta è stato eseguito a strati (foto) con massetti leggeri in argilla espansa, ulteriormente alleggeriti e allo stesso tempo rinforzati con una tessitura di tubazioni in PVC, intervallati con reti di funi in polipropilene, ancorate alle murature perimetrali tramite elementi di funi inghisate in precedenza.
Quanto esposto evidenzia come, in interventi statici sulle volte, l’Impresa abbia sempre teso a conservare, anzi a migliorare il comportamento elastico delle stesse, che, in occasione di eventi
sismici ondulatori, consente loro di ondeggiare liberamente verso l’alto, al contrario di quelle “ingusciate” da calotte in cemento armato, che le fa esplodere verso il basso, con effetti disastrosi.
CONSOLIDAMENTO STATICO DI EDIFICI IN MURATURA ESEGUITO CON LA REALIZZAZIONE DI CENTINATURE SPECIALI SOTTILI ED AUTOPORTANTI
La tecnica di rinforzo delle murature con le centinature autoportanti fu applicata già negli anni “90, epoca del Restauro Statico e Architettonico della Sala Dante del Palazzo Poli in Roma. Per rinforzare le piattabande delle finestre e dei varchi senza dover praticare grossi scassi e/o forometrie , si è proceduto con la posa in opera, nello spessore dell’intonaco, di bandelle metalliche forate e curvate secondo la sagoma del vano da rinforzare. Tali bandelle, attraverso appositi fori in precedenza praticati nelle stesse e a raggiera nelle murature, sono state bloccate con dei tiranti inghisati con iniezioni di malta. Si tratta cioè di sostenere i conci inferiori della piattabanda in muratura con delle bandelle sagomate e ancorate al nuovo arco autoportante insito nella muratura consolidata, con le perforazioni armate praticate a raggiera.
La foto, documenta una importante centinatura autoportante realizzata nel cantiere di Positano, per adeguare un varco tra la Cripta Superiore e un locale adiacente.